Trend mercato immobiliare
In continuità con la prima parte dell’anno, il secondo trimestre 2022 ha mostrato un andamento positivo; è stato infatti caratterizzato da un numero di transazioni superiore a quello del periodo pre-pandemia e a quello del 2021; in particolare il numero di transazioni ha raggiunto le oltre 218.000 unità per il comparto residenziale, salendo ad un livello mai raggiunto in un secondo trimestre almeno negli ultimi 5 anni.
Per quanto riguarda i prossimi mesi, nonostante l’incertezza economica e geopolitica che continuerà a caratterizzare il mercato internazionale, si prevede che la domanda degli investitori del settore immobiliare continuerà ad essere sostenuta.
NUMERO TRANSAZIONI
Nel terzo trimestre dell’anno si sono registrati i primi segnali di una stabilizzazione dell’offerta, caratterizzata in parte da una minore qualità degli immobili disponibili. Parallelamente la domanda ha risentito dell’aumento dei prezzi degli immobili e del rialzo dei tassi di interesse, che contribuiscono a rendere meno accessibile il credito.
Le analisi qualitative del Centro Studi RE/MAX Italia suggeriscono che parte degli acquirenti stia rimandando l’acquisto in attesa di un ribasso del mercato.
Questi equilibri di domanda e offerta potrebbero anticipare un eventuale consolidamento dei prezzi degli immobili.
TIPOLOGIA RICERCA
Invariata la situazione rispetto al trimestre precedente, la soluzione più ricercata si conferma essere il trilocale (38%), seguono bilocali e quadrilocali.
Nel terzo trimestre 2022 il maggior numero di transazioni si registra in Lombardia. Si distingue nel Centro Italia il Lazio, al Sud la Puglia e fra le isole la Sicilia. Trimestre su trimestre, rispetto all’anno precedente, la crescita maggiore delle transazioni avviene in Liguria, Toscana e Sardegna.
GIACENZA MEDIA
A causa della pausa estiva i tempi del terzo trimestre sono tendenzialmente più dilatati rispetto al secondo trimestre. Tuttavia il 2022 presenta un mercato più dinamico rispetto all’anno precedente. Nel terzo trimestre i tempi degli affitti passano infatti da 79 a 61 giorni, mentre le vendite passano da 152 a 146 giorni. Le variazioni sono comunque minime.
MUTUI
Dai dati messi a disposizione dall’Ufficio Studi 24MAX al 30 settembre, si osserva che la maggior parte dei mutui erogati ha come finalità l’acquisto. In lieve calo i mutui richiesti per l’acquisto di seconde case. In diminuzione anche le richieste di mutui a tasso fisso, con gli acquirenti che si orientano sempre più verso soluzioni quali i tassi variabili a rata fissa e i mutui variabili con CAP. Per gli immobili di nuova costruzione o ristrutturati in classi energetiche efficienti (A o B), gli istituti di credito mettono a disposizione ulteriori soluzioni, classificate come mutui Green. Nonostante il rialzo dei tassi di interesse, queste soluzioni rendono l’acquisto maggiormente accessibile. Da un punto di vista occupazionale, l’erogazione dei mutui avvantaggia i contratti a tempo indeterminato e i coniugati, in grado di offrire maggiori garanzie. Il maggior numero di richiedenti si conferma nella fascia di età 35-44 anni, subito seguiti dai più giovani a 25-34 anni.
IN CONCLUSIONE…
L’aumento dei tassi di interesse, combinato all’aumento dei prezzi degli immobili, potrebbe portare il mercato verso una fase di consolidamento, con un minor numero di transazioni attese. Diminuisce anche il numero di incarichi ed il numero di nuove costruzioni, creando un disequilibrio nell’offerta. In questo contesto, i prezzi hanno ulteriore margine di crescita, nonostante in alcune aree si inizino a registrare i primi rallentamenti.
Le aspettative sono ancora moderatamente ottimiste per i primi mesi del 2023.
Per avere un vantaggio competitivo sarà importante capire come si evolve la domanda, analizzando a fondo i dati quantitativi e qualitativi relativi al venduto.
FONTE: Centro Studi RE/MAX Italia e Avalon Real Estate e con la collaborazione dell’Ufficio Studi 24MAX