Icona di design – il disco
Il disco LP, long playing, è uno di quei prodotti straordinari che hanno contribuito a trasformare radicalmente la cultura pop del XX secolo. La Columbia Records lanciò i primi LP nel 1948, ma l'idea di un disco che potesse contenere più brani musicali circolava dall'inizio del secolo.
Mentre i suoi predecessori si scontrarono con difficoltà economiche e tecniche, la Columbia introdusse l'LP sul mercato nel momento giusto.
Il suo prodotto faceva leva sui boom dei consumi del dopoguerra ed era in grado di sfruttare a proprio vantaggio anche i recenti progressi nel settore delle plastiche, per la precisione l'invenzione del vinile, e della tecnologia di registrazione.
L'LP ha una forma riconoscibilissima, ed è un prodotto nato al servizio di una necessità tecnologica e di un design consapevole.
L'LP divenne popolare perché poteva contenere 33 minuti di musica per lato rispetto agli appena quattro o cinque dei pesanti 78 giri.
Questo significava che con un LP si potevano ascoltare intere sinfonie e opere che, per la prima volta, potevano essere contenute in un unico disco.
La praticità e la sua relativa accessibilità resero l'LP il supporto musicale più popolare degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta. La sua popolarità è stata scalfita soltanto dall'avvento delle audiocassette negli anni Settanta, mentre l'introduzione dei compact disc negli anni Ottanta ha posto definitivamente fine all'uso di questo formato, anche se l'LP in effetti vive ancora.
L'LP inoltre ha continuato a vivere nella club music dei dj, che preferiscono i dischi di vinile ad altri formati perché sono più facili da controllare e manipolare per mixare la musica.
È inoltre verosimile che chi possiede una vasta collezione di dischi di questo tipo la conservi, invece di passare ai formati digitali, in quanto i patiti di LP Ii adorano, anche quando le puntine del giradischi "gracchiano" nostalgicamente attraverso gli altoparlanti.