Gli aspetti economici di un bene
L'attribuzione di un valore economico ad un bene immobiliare non viene fatta solo ai fini di una compravendita e a seconda di quello che è lo scopo della stima andrà ad analizzare diversi valori attribuibili allo stesso usando uno specifico criterio di stima.
Valore di costo: è la somma delle spese che un imprenditore ha sostenuto o dovrà sostenere per realizzare un bene. Si distingue in: costo di costruzione, necessario a costruire un fabbricato nuovo; costo di ricostruzione, per costruire un fabbricato già esistente. Nello specifico il costo di costruzione viene usato per valutare fabbricati quando non esiste un mercato similare, mentre il costo di ricostruzione viene usato in caso di fabbricati danneggiati o fabbricati rurali separati dal terreno agricolo e senza mercato.
Valore di trasformazione: è dato dalla differenza tra il valore del bene trasformato e il suo costo di trasformazione e si usa nel caso di immobili che necessitano una ristrutturazione, ruderi e il diritto di sopraelevazione.
Valore di surrogazione: si usa quando non esiste un mercato similare e di conseguenza viene stimato un bene in grado di surrogare (sostituire) il bene da valutare.
Valore per capitalizzazione dei redditi: è dato dalla somma di tutti i redditi futuri che un bene potrà produrre; è pertanto necessario che al momento della stima il bene produca redditi futuri determinabili.
Valore complementare: viene usato nel caso di espropri o danni parziali o nel caso di vendita di una parte di immobile e si ricava dalla differenza tra il valore di mercato del bene nella sua interezza e il valore dello stesso senza la porzione in oggetto.